In questo articolo parlerò di come registrare il contratto di locazione per immobili urbani ad uso residenziale, puntando in particolare l'attenzione su come calcolare l'imposta di registro.
La registrazione del contratto di locazione è un atto obbligatorio (tranne per locazioni inferiori ai 30 giorni) e va presentata entro 30 giorni dalla stipula, cosi come l'effettuazione del versamento dell'imposta con mod. F23, presso un qualsiasi ufficio dell'Agenzia delle Entrate, o tramite internet mediante l'apposito software.
Cosa occorre per registrare il contratto di locazione?
- 2 copie (almeno) del contratto firmato in originale da locatore e conduttore
- ricevuta di versamento dell'imposta di registro presso la banca o l'ufficio postale (scarica mod. F23) (Vedi qui come compilare il mod. F23)
- 1 marca da bollo da €14,62 per ciascuna copia del contratto ogni 4 pagine o 100 righe (DPR 642/72 e DM 24 maggio 2005). La marca da bollo deve essere con data antecedente o uguale alla data di decorrenza o alla data di stipula se anteriore alla prima (art. 2 dpr 26/10/72 n. 642)
- 1 marca da bollo da € 1,81 su ogni planimetria allegata al contratto (DPR 642/72 e DM 24 maggio 2005)
- richiesta di registrazione compilata (scarica mod. 69 con istruzioni per la compilazione)
Come determinare l'importo dell'imposta per registrare il contratto di locazione?
- Caso A) Contratto libero (4+4)
Per le annualità successive l'imposta è del 2% del canone annuo ma senza limite minimo. (tariffa parte1 art. 5 allegato al DPR 131/86)
- Caso B) Contratto a canone concordato (3+2)
Per i contratti di locazione a canone concordato per immobili siti in comuni ad alta densità abitativa, l'imposta è del 2% calcolata sul 70% del canone annuo con un minimo di 67,00 euro per la prima registrazione. Il minimo non si applica ai rinnovi per le annualità successive.
Il pagamento spetta al locatore e al conduttore in parti uguali ed entrambi rispondono in solido del pagamento dell'intera imposta.
Il Pagamento dell'imposta può avvenire di anno in anno o in un'unica soluzione per tutta la durata del contratto. In quest'ultima ipotesi ci sono delle riduzioni dell'imposta che non tratterò in questo articolo.
Infine, la circolare n. 106/E del 2001 stabilisce l'arrotondamento dell'imposta sul mod. F23 :
-)per difetto se i centesimi sono inferiori a 50;-)per eccesso se uguali o superiori a 50.
Se l'importo da versare contiene più di 2 cifre dopo la virgola occorre prima portarlo al centesimo di euro e poi arrotondare come sopra descritto.
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