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giovedì 25 novembre 2010

Agevolazioni fiscali ristrutturazioni 2010

La legge finanziaria 2010 ha prorogato fino al 31 dicembre 2012 il termine per fruire della detrazione del 36% delle spese sostenute per i lavori di recupero del patrimonio edilizio. E' già on-line la guida alle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie edita dall'Agenzia delle Entrate.

Essa detta le linee guida per poter detrarre ai fini IRPEF le spese per gli interventi di recupero e risanamento degli stabili, in particolare specifica chi può beneficiarne e in che misura, come fare la comunicazione di inizio lavori e quali sono i tipi di interventi ammessi all’agevolazione

Il limite massimo sul quale andrà calcolata la detrazione del 36% è di 48.000€ e va considerata per singolo immobile e  non per aventi diritto. Se ci sono infatti più aventi diritto il contributo deve essere diviso fra gli stessi.

COSA DEVE FARE CHI RISTRUTTURA PER FRUIRE DELLA DETRAZIONE
Per fruire della detrazione Irpef sulle spese di ristrutturazione i contribuenti sono tenuti ad osservare una serie di adempimenti.
Comunicazione di inizio lavori
Prima dell’inizio dei lavori è necessario inviare, con raccomandata, la comunicazione di inizio lavori redatta su apposito modello
La comunicazione (per tutte le regioni italiane e le province autonome) deve essere inviata
al seguente indirizzo: Agenzia delle Entrate - Centro Operativo di Pescara - Via Rio Sparto, 21 - 65129 Pescara.A tale modello devono essere allegati:
■la copia della concessione, dell’autorizzazione o della comunicazione di inizio lavori, se previste dalla legislazione edilizia;
■ i dati catastali (o, in mancanza, la fotocopia della domanda di accatastamento);
■ la fotocopia delle ricevute di pagamento dell’Ici a decorrere dal 1997, se dovuta. Se, però, il contribuente che chiede di fruire della detrazione è un soggetto diverso da quello tenuto al pagamento dell’Ici (ad esempio, l’inquilino), non è necessario trasmettere le copie delle ricevute. Anche per i lavori eseguiti sulle parti comuni condominiali non va allegata la ricevuta di pagamento dell’Ici;
■ la fotocopia della delibera assembleare (per i soli interventi che richiedono tale preventiva delibera) e della tabella millesimale di ripartizione delle spese nel caso in cui i lavori sono eseguiti sulle parti comuni di edifici residenziali. Se in seguito l’importo dei lavori eseguiti supera quello inizialmente preventivato, è necessario trasmettere la nuova e ulteriore tabella di ripartizione delle spese allo stesso ufficio che ha ricevuto la comunicazione originaria;
■ la dichiarazione del proprietario di consenso all’esecuzione dei lavori, nell’ipotesi in cui questi siano eseguiti dal detentore dell’immobile (locatario, comodatario).
Anche se ricorrono alla dichiarazione sostitutiva, i contribuenti sono tenuti a barrare le caselle del modulo relative alla documentazione richiesta. Per gli acquirenti di box o posti auto pertinenziali già realizzati, il modello di comunicazione può essere inviato anche successivamente alla data di inizio lavori purché entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa all’anno d’imposta nel quale s’intende fruire della detrazione.

Contestualmente alla comunicazione al Centro Operativo di Pescara, a cura dei soggetti interessati alla detrazione, deve essere inviata all’Azienda sanitaria locale competente per territorio una comunicazione con raccomandata A.R. con le seguenti informazioni:
■ generalità del committente dei lavori e ubicazione degli stessi;
■ natura dell’intervento da realizzare;
■ dati identificativi dell’impresa esecutrice dei lavori con esplicita assunzione di responsabilità, da parte della medesima, in ordine al rispetto degli obblighi posti dalla vigente normativa in materia di sicurezza sul lavoro e contribuzione;
■ data di inizio dell’intervento di recupero.

La comunicazione non deve essere effettuata in tutti i casi in cui i decreti legislativi relativi alle condizioni di sicurezza nei cantieri non prevedono l’obbligo della notifica preliminare alla Asl.

Pagamento mediante bonifico
Per fruire della detrazione è necessario che le spese detraibili siano pagate tramite bonifico bancario o postale da cui risultino la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto che paga e il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento. Sono escluse da tale modalità di pagamento quelle spese che non è possibile pagare con bonifico (ad esempio, oneri di urbanizzazione, ritenute fiscali sugli onorari dei professionisti, imposte di bollo). Se vi sono più soggetti che sostengono la spesa e intendono fruire della detrazione, il bonifico deve riportare il numero di codice fiscale di tutti coloro che sono interessati al beneficio fiscale.
Se il bonifico contiene l’indicazione del codice fiscale del solo soggetto che ha presentato il modulo di comunicazione al Centro Operativo di Pescara, gli altri aventi diritto, per ottenere la detrazione, devono indicare nell’apposito spazio della dichiarazione dei redditi il codice fiscale riportato sul bonifico.
Per gli interventi realizzati sulle parti comuni condominiali, oltre al codice fiscale del condominio è necessario indicare quello dell’amministratore o di altro condomino che provvede al pagamento.
Al momento del pagamento del bonifico, dal 1° luglio 2010, banche e poste devono operare una ritenuta del 10% a titolo di acconto dell’imposta dovuta dall’impresa che effettua i lavori.
Modello comunicazione inizio lavori di ristrutturazione edilizia per fruire della detrazione d'imposta ai fini IRPEF


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domenica 13 dicembre 2009

Casa ecologica e risparmio energetico

Anche in Italia finalmente si comincia ad avere un occhio di riguardo nei confronti del risparmio energetico, delle tematiche ambientali e di conseguenza del miglioramento delle nostre condizioni di vita.
Nello scorso luglio è diventata infatti obbligatoria la certificazione energetica, che è il documento che attesta il consumo energetico degli edifici. Inoltre il governo ha prorogato le detrazioni fiscali del 55% fino al 2010 per gli interventi edilizi atti a migliorare il rendimento energetico degli edifici. Altre detrazioni del 20% vengono date in caso di acquisto di elettrodomestici quali frigoriferi e congelatori in classe di rendimento A+.

Tutto ciò al fine di sensibilizzare i cittadini alle tematiche ambientali che porteranno, con gli anni, a minori emissioni inquinanti e quindi un riscontro positivo per la nostra stessa vita.

Si consideri che una casa in classe A+ (quella più efficiente dal punto di vista del risparmio energetico) consuma al più 15 kWh annui al mq, mentre una casa classificata in ultima classe (classe G) supera i 160 kwh annui al mq. La differenza è impressionante.
A questo punto nasce la curiosità di sapere quanto consuma la casa dove abitiamo: probabilmente circa 140 kWh annui al mq, questa è la stima della maggior parte delle case italiane.

La certificazione degli edifici, necessaria per gli atti di trasferimento di proprietà, per le nuove costruzioni, per le ristrutturazioni totali e per richiedere le detrazioni del 55% , a mio vedere serve proprio a rendere consapevole i cittadini di quello che vuol dire avere o non avere una casa ecologica.

Tanto può essere fatto sia nelle nuove costruzioni (come viene già fatto) che nelle vecchie.
In entrambi i casi si può agire sull'isolamento termico di pareti, tetto, pavimenti e infissi, al fine di ridurre la dispersione di calore.
Inoltre si può agire sul riscaldamento con le “nuove” tecniche di riscaldamento a pavimento, con caldaie a condensazione o a biomasse e con l'istallazione di pannelli solari: si consideri che il consumo di energia per riscaldare gli ambienti di casa e per produrre acqua calda rappresentano, secondo una statistica effettuata dell'ENEA il 30% dei consumi di energia nazionali e il 25% delle emissioni nazionali di anidride carbonica.
Si può fare qualcosa anche acquistando elettrodomestici in classe A+ e comprando lampadine a risparmio energetico con particolare attenzione alla nuova tecnologia al led.
Infine si può fare un ultimo sforzo per preservare l'ambiente, usando il buon senso nei consumi.
Scarica la guida al risparmio energetico di adiconsum

Tutto ciò può costare un po di fatica e di soldi, questo è innegabile, ma ci farà sentire orgogliosi per aver fatto qualcosa adesso per l'ambiente, per la nostra vita e per la vita delle generazioni future, non considerando il fatto che la spesa iniziale negli anni viene ammortizzata dato il forte risparmio energetico e quindi il forte risparmio economico..................... La casa ecologica conviene!

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