Con il provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri del 26 giugno, è stata prorogata l'esecuzione degli sfratti fino al 31 dicembre 2009. Le esecuzioni sospese sono quelle per finita locazione di immobili residenziali.
visualizza tabella sinottica Blocco sfratti.
Con riferimento all’anno 2008, difronte ai 51.390 provvedimenti di sfratto emessi(+17,14% rispetto al 2007), ai 138.040 richieste di esecuzione (+26,13%) e ai 24.999 sfratti eseguiti (+11,25%), il governo ha risposto trovando la soluzione più semplice, cioè quella dell'ennesima proroga al blocco degli sfratti. Più semplice non certo per i proprietari che si trovano a doversi sobbarcare un problema non loro.
La soluzione che io da tempo mi auspico, ma che anche molti, tra associazioni di categoria ed esperti del settore, si auspicano è la cedolare secca sugli affitti. Una detassazione dei redditi provenienti dagli affitti darebbe sicuramente una svolta e magari se unita a sgravi fiscali per gli inquilini sarebbe davvero un toccasana per questo mercato che richiede nuove regole fiscali. Il blocco degli sfratti è una soluzione che rimanda il problema e non lo affronta. Il problema, più che gli affitti troppo elevati (che realmente lo sono) è un problema reddituale: le famiglie non ce la fanno a far fronte non solo all'affitto ma anche ad altre situazioni. Quindi scaricare il problema sui proprietari mi sembra davvero eccessivo. Se loro abbassassero i canoni di affitto probabilmente il fenomeno dell'insolvenza diminuirebbe, ma a loro che cosa rimarrebbe? Ricordiamo che chi affitta un immobile non lo fa per fare un piacere agli altri, ma senza ipocrisia lo fa per soldi! Ribadisco dunque che il problema è un problema sociale ed è lo stato che lo deve affrontare e speriamo con qualcosa di meglio che il blocco degli sfratti
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