martedì 20 ottobre 2009

Cedolare secca sugli affitti

La cedolare secca al 20% sugli affitti è una riforma fiscale assai attesa, sia dalle associazioni di proprietarie ed inquilini, sia da chi ruota attorno al comparto edilizio.
A quanto pare anche in parlamento da tempo si sono accorti di questa esigenza (che, per il mercato degli affitti, non sarebbe l'unica, ma per cominciare è già molto). Infatti senza distinzioni di “razza politica” i testi presentati al vaglio della camera portano le firme di esponenti di destra e di sinistra.

Purtroppo, per qualche “bravo” motivo, questa legge non s'ha da fare.

La paura è legittima: mettendo la cedolare secca al 20% sui proventi derivanti dalla locazione di beni immobili, lo stato avrebbe 1.456 milioni di euro di perdita l'anno (non sono proprio bruscolini).

La CONFEDILIZIA, dal canto suo fa notare che un'imposta sostitutiva la 20% su tutti i canoni d'affitto (e non solo su quelli a canone concordato), permetterebbe di recuperare il nero, farebbe si che si ritorni a credere nell'affitto come investimento tanto che si potrebbe assorbire il costruito e rilanciare l'edilizia.

Consideriamo che, se pur la cedolare secca non potrà rappresentare la panacea di tutti i mali, almeno riuscirà a calmare le piaghe che affliggono il mercato degli affitti e il mondo del mattone.

Infatti potrà dare un motivo in più per fare le cose come si deve a tutti quei proprietari che affittano in nero. Si pensi che da un'indagine del SUNIA (sindacato degli inquilini) risulta che il 40% degli affitti non viene dichiarato o dichiarato solo in parte, con picchi che in alcune città salgono al 50% se si parla di affitti a studenti. Sicuramente servirebbero anche maggiori controlli, infatti qualcuno potrebbe sempre pensare che: non pagare le tasse è sempre meglio che pagarne meno.

Potrebbe inoltre incentivare l'investimento immobiliare visto in termini di rendita mensile. Ad oggi, tra tasse, spese varie e rischio d'insolvenza, chi è che crede ancora che l'affitto sia un ottimo investimento?
Vedendo in maniera un po più positiva il mercato degli affitti si potrebbe tornare così ad investire in nuove costruzioni e ristrutturazioni.

Anche se una goccia in mezzo al mare, la cedolare secca al 20% sugli affitti, sarebbe un ottimo inizio per un mercato, che per l'ennesima volta affermo, ha bisogno di nuove regole.
Dall'ultima legge sugli affitti sono passati 11 anni.....davvero troppo per un mercato totalmente cambiato!


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