La vita sentimentale di due giovani innamorati si corona con il matrimonio (o convivenza) e tutto quello che ne consegue.
Quando si inizia la convivenza già si è assolto il bisogno fondamentale della casa, che, da un’indagine condotta dal sito immobiliare.it, tra 15.000 giovani coppie comprese tra i 18 e i 28 anni, solo il 38% di queste può permettersi di acquistare. Per gli altri c’è la soluzione dell’affitto e per alcuni addirittura il rinvio della convivenza a causa dell’impossibilità economica.
In tutto il territorio italiano il taglio preferito è quello del bilocale(47% degli immobili), soggiorno con angolo cottura, camera e bagno (tanto per intenderci). Ovviamente questa è una scelta dettata dal semplice binomio prezzo e metro quadro, che stando in rapporto inversamente proporzionale, se cresce uno diminuisce l’alto, cresce il prezzo al mq e diminuiscono i metri quadri: sarcasticamente non capisco il perché! Fra poco ci ritroveremo come Pozzetto nel film Il ragazzo di campagna (chi ha visto il fiml sa di cosa parlo).
Ma non fa niente, due cuori e una capanna fa molto sposini innamorati e felici di quello che hanno. Se non fosse che la loro non è una capanna ma un costosissimo bilocale. E allora tra le lenzuola, la notte, non si nascondono solo le ardenti passioni di due giovani innamorati, ma anche il terzo incomodo: IL MUTUO e per di più garantito da mamma e papà. Rispettare tutti i mesi, per 30 o 40 anni, le scadenze per far fronte agli impegni presi sia con la banca sia con i genitori che hanno garantito la tua solvibilità, e veder andar via la maggior parte delle entrate mensili per quel terzo incomodo che si aggira per casa non è proprio il massimo del piacere. Che vita! Mamma mia, che ci aiuti il cielo, ma qualche soluzione dovrà pur esserci, o no? Non sarebbe meglio l'affitto? Ci vorrebbero politiche diverse per la casa? I nostri politici dovrebbero fare qualcosa? Noi dovremmo fare qualcosa? O basta che ci sia la felicità e al diavolo metri quadri e soldi? Si accettano commenti e consigli
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